La Storia di RCL 26
C’era una volta una piccola idea, tanto
piccola da sembrare un gioco.
L’idea prese forma e creò una piccola radio,
tanto piccola da sembrare un gioco ma tanto
bella da sconfiggere il tempo.
LA VERA STORIA DI RCL 26 ...DALLE ORIGINI... Nata da una notte di racconti con Lorenzo.
Capitolo 1° La Genesi
In questo primo capitolo, lasciato alla penna di Lorenzo, si narra di come da una passione nacque ... una Radio.
Ricostruiamo
i
fatti:
“A
fine
primavera
del
'76
acquistai
e
modificai
un
kit
di
un
piccolo
trasmettitore
FM
di
pochi
Watt.
Dopo
aver
costruito
un'antenna
apposita
e
dopo
averlo
collegato
a
una
batteria
d'auto,
lo
piazzai
sul
tetto
della
casa
di
mio
nonno
in
via
Pasini
11
(quindi
senza
nessun
amplificatore
lineare
aggiunto).
La
bassa
frequenza
era
formata
dai
seguenti
componenti:
"cervello"
Davoli
utilizzato
come
mixer,
un
giradischi,
un
mangiacassette,
un
microfono,
una
radio
a
valvole
come
monitor.
Sorse
però
il
problema
che,
essendo
il
trasmettitore
non
quarzato,
al
variare
della
tensione
della
batteria
variava
anche
la
frequenza
di
trasmissione.
Stesso
discorso
per
quanto
riguardava
la
temperatura
ambientale,
essendo
il
suddetto
apparato
alloggiato
nella
soffitta
del
nonno
Oreste,
le
variazioni
di
temperatura
producevano
lo
stesso
effetto
di
slittamento
della
frequenza.
Andai
a
Milano
a
comprare
un
alimentatore
"variabile"
in
modo
da
correggere
manualmente
il
difetto
(variando
la
tensione
di
alimentazione)
e
iniziarono
i
primi
programmi
"parlati".
I
pochi
dischi
che
avevamo
erano
i
nostri
e
l'unico
DJ
"parlante"
eri
tu
(Marco Migliorini, al secolo: M2). Si può affermare che il primo DJ radiofonico di Soresina sei stato tu.”
Appendice al Capitolo 1° La Genesi.
In
quello
scorcio
di
prim
avera
del
1
976
frequentavo
Lorenzo
perchè
insieme
condividevamo
la
passione
per
la
musica.
Avevamo
costituito
gruppi
"sperimentali"
per
suonare
quel
genere
di
musica
che
in
quegli
anni
appassionava
tanti
musicisti.
Ricordo
in
particolare
un
trio
formato
da
me
al
basso
elettrico,
Lorenzo
percussioni
e
qualsiasi
altro
strumento
capitasse
per
le
mani,
Alberto
Lacchini,
sintetizzatore
autocostruito
(ovviamente
da
Lorenzo).
La
musica
psichedelica
ci
faceva
un
baffo.
Stavamo
delle
ore
a
"sperimentare"
più
che
sonorità
solo
rumori
che
nascevano
da
quei
primordiali
marchingegni
elettronici.
Facciamola
breve
altrimenti
partono
le
lacrime.
Volevo
solo
arrivare
a
dire
che
per
amicizia
e
passione
comune
(la
musica)
condividevo
tante
ore
con
Lorenzo;
in
quello
che
per
suo
nonno
Oreste
era
un
ripostiglio
nacque
la
prima
emittente
soresinese
che
denominammo
insieme
Radio
Soresina
International.
Sicuramente
non
fummo
originali,
ma
in
quei
tempi,
l'unico
riferimento
era
Radio
Milano
International
...
e
poche
altre.
Ricordo
che
avevamo
pochi
LP's
trasmettibili
perchè
nella
raccolta
di
Lorenzo,
che
era
l'unico
a
possederne
un
certo
numero,
c'erano
i
Tangerine
Dream,
i
primi
Weather
Report
e
via
dicendo
...
Lorenzo
era
avanti
già
allora
ma
gli
ascoltatori
non
avrebbero
capito
nulla,
perciò
proposi
un
disco
degli
Yes
che
si
intitolava
(si
intitola
così
tuttora)
The
Six
Wives
of
Henry
VIII
del
cantante
degli
Yes
e
lo
alternavamo
con
altri,
mentre
Lorenzo
cambiava
il
disco
sull'unico
giradischi
esistente,
io
annunciavo
il
brano
commentandolo
brevemente
...
tra
echi
di
sottofondo
e
ripetuti
annunci
"Prove
tecniche
di
trasmissione
di
Radio
Soresina
International
al
al
al
(eco)”.
Avevamo
già
l'eco
sul
citato
amplificatore
Davoli
e
per
noi
era
qualcosa
di
straordinario.
Non
sapevamo
assolutamente
se
qualcuno
ci
stesse
ascoltando,
ma
per
noi
l'emozione
era
indescrivibile ... eravamo nell'etere (che non sapevo bene cosa fosse ma mi intrigava).
Capitolo 2° La radio c'era e si sentiva.
In
quel
periodo
al
Bar
Giardino,
al
tempo
noto
come
ritrovo
degli
amministratori
comunali
di
Soresina,
intercettarono
le
trasmissioni
che
partivano
da
Via
Pasini
e
Lorenzo
fu
contattato
da
Bruno
Galelli
per
sviluppare
l'idea
di
montare
una
radio
"seria" sotto l'egida dell'Amministrazione comunale in carica.
Smisero
le
trasmissioni
da
via
Pasini
e
nel
frattempo
all'Osservatorio,
Lorenzo
ebbe
l'occasione
di
conoscere
Piermaria
Malusardi.
I
due,
con
la
passione
comune
per
l'elettronica
e
le
nuove
scoperte,
attrezzarono
a
casa
di
Piermaria
una
seconda
stazione
trasmittente
per
tentare
di
migliorare
la
prima
esperienza.
Piermaria,
impegnato
nel
tentativo
di
sistemare
l'antenna
per
le
trasmissioni,
posta
sul
tetto
di
casa
sua,
cadde
rovinosamente
procurandosi
una
lacerazione
al
polso
che
dovette
suturare
con
ben 12 punti. Nel frattempo maturavano i tempi per la nascita della nostra radio.
Capitolo 3° Nasce Radio Compensorio 26 Lombardia (RCL 26)
Gli
amministratori
comunali,
allettati
dall'idea
di
poter
utilizzare
le
nuove
tecnologie
per
diffondere
capillarmente
l'attività
della
Giunta,
accelerarono
le
procedure
per
la
formalizzazione
dei
documenti
burocratici
necessari
e
costituirono
un
CdA
(Consiglio
d'Amministrazione) formato da 21 componenti. Ecco l'elenco integrale "saggiamente" conservato da Lorenzo.
Angelo
Landi,
Piero
Borelli,
Luigi
“Gino”
Talamona,
Pino
Rizzi,
Vincenzo
Pino
Morosini,
La
Verde
(figlio
di
Calogero),
Lorenzo
Rossetti,
Bruno
Galelli,
Piermaria
Malusardi,
Elio
Rossi,
Oscar
Dondè,
Erinio
Pini,
Sergio
Pedrabissi,
Giancarlo
Ferrari,
Stefano
Priori
(tecnico
comunale),
Mauro
Sagrestano,
Torresani
(papà
di
Enrica),
Gino
Rubes
(direttore
ASPM),
Franco
Mainardi
(titolare
della ditta Mafram), Agazzi (papà di Graziana), Ferrari (titolare della ditta Ferrari Motori Elettrici).
Dopo
aver
ottenuto
ufficialmente
l'accesso
alla
Torre
Civica,
iniziarono
i
primi
test
collocando
l'impianto
sul
tetto
più
basso
della
"Torre
Littoria"
(come
la
si
chiama
ancor
oggi
a
Soresina),
sopra
le
aule
scolastiche
ed
iniziarono
così
le
prime
"prove
tecniche
di
trasmissione" di Radio Comprensorio - Soresina (come diceva la voce di Maurizio Galli). Siamo già nell'autunno del '76.
Fu
in
quel
periodo
che
Bruno
Galelli,
frequentando
il
Bar
Commercio
della
famiglia
Biondi
invitò
Marco
Biondi
a
far
parte
della
radio.
Quella
si
rivelò
un'idea
azzeccata
sia
per
Marco
che
per
la
radio,
infatti
in
lui
scoccò
forse
la
scintilla
che
lo
portò
sempre
più
in
alto
e
la
radio
ottenne
l'accesso
al
materiale
discografico
più
recente
e
più
aggiornato
(i
dischi
di
Marco
e
del
Juke
Box
del
bar).
Capitolo 4º ...E si parte!
Nel
frattempo
stavano
arrivando
le
varie
apparecchiature
per
la
bassa
frequenza
(fornite
dalla
ditta
Allegri
di
Parma),
che
vennero
provate
nel
retropalco
del
Teatro
Sociale
e
poi
trasferite
alla
Torre.
Arrivò
il
banco
di
regia
costruito
nelle
officine
MEAR
di
Trigolo
da
Erinio
Pini
e
da
Bruno
Galelli
e
vennero
eliminati
i
due
tavolini
di
legno
che
fino
ad
allora
erano
serviti
da
regia.
Si
fecero
le
modifiche
necessarie
nei
locali
assegnatici
dal
Comune
e
precedentemente
adibiti
ad
alloggio
del
custode
(Sig.
Maianti),
venne
installato
un
vetro
fra
la
sala
regia
e
la
sala
trasmissioni,
furono
posati
i
vari
cablaggi
interni
ai
locali
ed
esterni
per
portare
corrente
e
segnale
BF
al
trasmettitore
(tre
piani
più
su).
Vennero
acquistati
i
mobili
e
gli
armadi
in
cui
archiviare
i
dischi,
le
cassette,
i
nastri
e
le
bobine.
Nel
frattempo
Piermaria
pose
fine
alla
sua
breve
ma
costruttiva
collaborazione
per
frequentare
l’Università
di
Pisa.
Verso
la
fine
dell’autunno
arrivò
il
trasmettitore
definitivo
dalla
ditta
TR
System
di
Parma.
Fu
installata
l’antenna
sulla
terrazza
superiore
della
torre
a
45
m.
d’altezza
dal
suolo
ed
iniziarono
le
trasmissioni
con
i
300
Watt
di
potenza del nuovo trasmettitore.
Le
trasmissioni
vere
e
proprie
di
RCL26
iniziarono
in
quel
periodo,
nonostante
l’inaugurazione
ufficiale
sia
datata
26
giugno
1977.
Bisogna
altresì
dire
che
comunque
la
radio
era
già
conosciuta
dai
soresinesi
grazie
appunto
alle
precedenti
trasmissioni
amatoriali.
Nota
curiosa:
inviato
di
RCL26
in
quello
scorcio
d'anno
era
un
giovane
e
sconosciuto
giornalista:
Beppe
Severgnini.
Tra
gli
scoops realizzati si ricorda un'intervista a Bettino Craxi.
(Questa
è
la
genesi
della
nostra
radio;
rimango
in
attesa
di
ricevere
le
memorie
storiche
di
tutti
coloro
che
a
vario
titolo
contribuirono al successo di RCL 26, per scrivere insieme la cronologia degli eventi successivi).
Marco G. Migliorini - M2
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